TURISMO: TODOMONDO FINISCE IN PROCURA
BASTA CON LE VACANZE FANTASMA: INTERVENGA IL MINISTRO BRAMBILLA
IL CODACONS CHIEDE CONTROLLI PREVENTIVI E INVITA I CONSUMATORI A TUTELARSI LEGALMENTE
La vicenda Todomondo finisce alla Procura della Repubblica. Nei prossimi giorni il Codacons presenterà un esposto per accertare se nella vicenda esistano profili penalmente rilevanti.
“E’ quanto meno singolare che i tour operator e le agenzie sospendano la loro attività sempre a fine luglio, a pochi giorni dal grande esodo, guarda caso dopo aver già incassato i soldi dei loro clienti e quando, a rigor di logica, dovrebbero avere meno problemi di liquidità” ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli.
Il Codacons, però, chiede anche delle modifiche legislative e un potenziamento dei controlli. “Non è possibile che nonostante evidenti campanelli d’allarme, come mancati pagamenti o assegni in protesto, nessuno intervenga mai fino al fallimento” ha proseguito Donzelli.
Vi è inoltre una disparità di controlli tra agenzie e tour operator. Mentre le agenzie di viaggio possono essere sottoposte a controlli da parte di Regioni e Province, almeno in teoria visto che in pratica i controlli non li fa nessuno, e la loro autorizzazione può essere anche sospesa qualora vengano accertati gravi e ripetuti inadempimenti verso i clienti (cosa però mai accaduta!!), per i tour operator la legislazione è decisamente carente.
Per questo il Codacons chiede un intervento da parte del ministro Brambilla sia per potenziare i controlli che per modificare le norme poste a tutela del consumatore.
Il Codacons invita i clienti di Todomondo a tutelarsi dal punto di vista legale mettendo comunque in mora la società, inviando una raccomandata a/r alla sede legale nella quale chiedere, ai sensi dell’art. 92 del D.lgs n. 206 del 2005 il rimborso entro 7 giorni lavorativi della somma di denaro già corrisposta. Mentre ricorda che in caso di fallimento è istituito un Fondo di garanzia presso il Ministero dello Sviluppo economico.