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TUTTA LA VERITA’ SU MUCCA PAZZA











L’ASSOCIAZIONE CHIEDE A SIRCHIA L`OBBLIGO DI BISTURI MONOUSO NELLE SALE OPERATORIE. DIFFICOLTA A CONTATTARE IL NUMERO VERDE DEL MINISTERO DELLA SALUTE




Ieri a Porta a porta, che ancora una volta ha escluso discriminandolo il Codacons (citato, però per necessità da Vespa per ben tre volte) i Ministri della salute e delle politiche agricole Sirchia e Alemanno, hanno fatto affermazioni sconcertanti: secondo loro la macellazione clandestina è? minima, come ?poche sono le farine animali ancora utilizzate negli allevamenti!! Questo vuol dire che sono minori, anche minime se vogliamo, le possibilità di mangiare carne infetta, non che la carne oggi è sicura e tutto il rischio è legato solo alla carne degli agli anni passati!!!

Se, dunque , qualcuno vuol farsi pubblicità fuori posto con affermazioni azzardate e avventurose, questo non è il CODACONS ma proprio il Ministro Alemanno.
E la conferma alla tesi del CODACONS ? e alle sconcertanti ammissioni dei due Ministri ?- arriva dalla responsabile per il centro di riferimento per la Bse dell’Istituto zooprofilattico di Torino, Maria Caramelli, la quale afferma che a 8 anni dal bando le farine animali continuano a circolare, con il 4% di positività.
Il CODACONS lancia quindi un nuovo allarme: l`incubazione della malattia, nelle bestie, è di 5 anni. Quindi entro 5 anni chi mangia le mucche che ora mangiano farine animali illegali potrà prendere il morbo. Ciò per delineare, anche solo per sommi capi, il rischio di una vera e propria epidemia, che l’associazione da mesi va ripetendo.
Non si capisce poi come facciano i Ministri interessati a rassicurare i cittadini sulla sicurezza della carne anche quando, in diretta televisiva, arriva il lancio dell’agenzia che informa del sequestro, da parte dei Nas, del mattatoio comunale di Caltanissetta, per gravissime irregolarità connesse alla messa in commercio di parti vietate della mucca, proprio ciò che il CODACONS aveva denunciato ieri. E ancora non si comprende perché i consumatori debbano obbligatoriamente mangiare carne, alla luce degli eventi preoccupanti di questi giorni.
Il CODACONS invita i cittadini a vigilare da dichiarazioni che possono nascondere colossali interessi economici legato al mercato della carne che fattura migliaia di miliardi l’anno. Non farsi convincere da dichiarazioni rassicuranti, e dirottare la propria alimentazione verso ricette alternative a base di pesce, verdure, carni bianche, pasta, cereali, ecc., che presentano gli stessi valori nutrizionali della carne rossa, eliminando gli hamburger dalla propria tavola.

Non vi sono poi certezze sulle vie di contagio della malattia. Anche il sangue, infatti, potrebbe essere a rischio, tanto che alcuni paesi, compreso il nostro, in via cautelativa, hanno bandito il plasma britannico, e di chi è stato per sei mesi in Inghilterra, per le trasfusioni. Anche le tonsille sono parti anatomiche portatrici della malattia. Il CODACONS chiede quindi al Ministro della Salute Sirchia di adottare un provvedimento urgente per inserire, nelle sale operatorie, l’obbligo del bisturi monouso.
Ma la vicenda del primo contagio umano è stata caratterizzata da un altro evento spiacevole: la grave violazione della privacy ai danni di Maria Letizia che, a quanto si apprende, avrebbe saputo della sua malattia solo attraverso gli organi di informazione. Chi sono i responsabili della fuga di notizie? Chi ha fornito i dati della ragazza? Il CODACONS chiede al Garante Stefano Rodotà di sanzionare pesantemente il comportamento di chi, stupidamente, ha arricchito la vicenda di un altro brutto capitolo consentendo solo di aumentare l’audience ai soliti conduttori in cerca di sensazioni forti e casi umani drammatici, e che dovrà versare alle vittime della violazione la somma della multa a titolo di risarcimento danni.

Il CODACONS ha registrato poi difficoltà a contattare, nelle ore pomeridiane, il numero verde messo a disposizione dal Ministero della Salute. In proposito l’associazione ricorda di aver istituito un apposito sportello di ?emergenza mucca pazza? che risponde allo 095/370437 dal lune dì al venerdì dalle ore 10 alle 18.

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