I candidati presidi che erano stati esclusi dal concorso per mancanza dei requisiti potranno intanto partecipare alla pari degli altri e senza i limiti numerici di cui alla circolare del Ministero dell` Istruzione n. 886/03 a tutte le prove e al corso di formazione.
La clamorosa decisione – che ha accolto il ricorso di un gruppo di presidi assistiti dall’Avv. Carlo Rienzi- avrà effetto anche per chi non ha fatto i ricorsi in quanto elimina completamente la circolare incriminata che aveva illogicamente limitato l`ammissione ad un numero di posti pari a quelli messi a concorso più il 10%.
Questa la motivazione dell’ordinanza:
“Ritenuto di dover condividere il larga misura le censure avverso l’ordinanza impugnata in quanto, in assenza di precisazione da parte del Tar, la formula che ammette con riserva alle ?prove di esame? o alle ?prove concorsuali? o alle ?prove della procedura? deve essere interpretata nel senso che al destinatario della misura deve essere consentito di partecipare all’intera procedura concorsuale (salvo l’esito negativo di prove che, per la loro natura, precludono il passaggio ad ulteriori fasi, come nel caso di esito negativo del colloquio); Ritenuto, d’altra parte, che il carattere non definitivo dell’ammissione non consente di graduare le posizioni degli ammessi con riserva ai fini della partecipazione al corso, nei limiti definiti dall’art. 10, comma 8, del decreto con cui il ricorso fu bandito??
Il CdS, quindi, accoglie l’appello e ?per l’affetto, sospesi per quanto di ragione gli atti generali impugnati, dispone che le ordinanze di cui è chiesta esecuzione siano ottemperate includendo ? a titolo provvisorio e con riserva ? gli interessati nelle graduatorie degli ammessi al corso d formazione, consentendo agli stessi di seguire il corso e partecipare agli esami finali ed alla valutazione di cui all’art. 16, alle condizioni previste per i candidati ammessi senza riserva, senza tuttavia tenere conto dei limiti numerici di cui all’art. 10 comma 8.?
Come si ricorderà già il CdS, su ricorsi presentati da presidi di tutta Italia difesi dall’Avv. Rienzi, si pronunciò a favore dei ricorrenti, sempre per l’accesso ai corsi del Ministero dell’Istruzione.