Anche il Codacons si inserisce nella battaglia legale intrapresa dinanzi la Corte d’Appello di Milano da Sitcom contro l’Auditel, appoggiando il ricorso di alcuni canali satellitari contro l’ente che rileva i dati di ascolto, accusata di arrecare danno non rilevandoli correttamente.
Il Codacons ritiene particolarmente grave il comportamento tenuto dall’Auditel che, dopo aver intrapreso rapporti con la società SITCOM ed aver monitorato gli ascolti dei suoi canali satellitari per un periodo di prova, ha negato a questa di rivelare parametri, metodologie, strumenti e condizioni di una rilevazione ufficiale, ovvero di verificare l’effettiva aderenza del panel [di Auditel] al mezzo televisivo satellitare italiano.
Siffatta situazione ha evidenziato come l’Auditel non abbia intenzione di fornire elementi utili alle Società per valutare e accertare la correttezza e la congruità del campione, e come non intenda in alcun modo adeguare il proprio campione statistico all’intero mercato televisivo, ignorandone l’evoluzione tecnologica, realizzata prima attraverso la tv satellitare e poi con il digitale terrestre, e che ha comportato una modifica significativa, in tempi rapidi, dell’universo televisivo italiano.
Non solo. In relazione alla richiesta dei Canali di chiarimenti circa la ?compatibilità del meter con le diverse tipologie di ricevitori e/o decoder presenti sul mercato italiano? e dunque, in definitiva, circa il margine di errore della statistica, Auditel non fornisce alcuna risposta.
Tutto ciò ? afferma il Codacons – determina un evidente danno per le reti televisive satellitari, in quanto, come noto, proprio gli indici d’ascolto determinano i palinsesti e gli investimenti pubblicitari.
Perplessità ? quelle di Codacons e Sitcom ? che vanno ad aggiungersi ai dubbi sulle famiglie campione e sui meter, più volte svelati da inchieste giornalistiche (clamoroso il caso in cui una trasmissione Rai venne sospesa in diretta per la pioggia e l’Auditel misurò che 3 milioni di telespettatori rimasero ben 15 minuti col fiato sospeso davanti la tv a guardare il segnale orario!) e dai tanti servizi di Striscia la notizia.