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TV DIGITALE IN LOMBARDIA: UN DISASTRO

COMUNICATO STAMPA DEL 9-12-10

 

TV DIGITALE IN LOMBARDIA: UN DISASTRO

 

BASTA UN PO’ DI NEVE PER FARE ANDARE IN TILT IL SEGNALE

 

Il digitale in Lombardia, in particolare nelle zone montane, si sta rivelando un vero disastro. Fioccano le proteste dei consumatori. Ci saranno anche dei canali in più, ma a che prezzo? Per chi poi, come ad esempio gli anziani (ma non solo), è abituato a vedere solo le reti ed i programmi a cui è ormai affezionato da tempo, si tratta solo di disagi a non finire.

In questi giorni di cattivo tempo e di nevicate, il Codacons è stato inondato di proteste per la perdita del segnale: canali neri o che si bloccavano di continuo, rendendo impossibile la visione di un programma. Finali di film persi perché il protagonista restava paralizzato durante la battuta, risposte di quiz perse perché il presentatore veniva fritto durante la spiegazione e così via. Sorge spontanea una domanda: ma è meglio avere tanti canali che non si guardano mai o vedere bene i canali che si guardano, senza che si blocchino di continuo le immagini?

Tutto questo senza contare i peggioramenti permanenti, come l’impossibilità di utilizzare i “vecchi” televisori portatili con antenna incorporata (un danno economico notevole!) o l’impossibilità di registrare un programma mentre se ne sta vedendo un altro.

Persino sull’unico guadagno effettivo, ossia l’aumento del numero dei canali, fioccano le proteste. Evidentemente a molti consumatori interessa poco aver guadagnato reti tipo “TeleSuperCanicatti” (nome di fantasia…) che più che televendite e donnine nude non fanno vedere e aver perso magari la Svizzera.

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