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Un caso di mucca pazza in Lombardia. Chiesti controlli a tappeto

La notizia di un caso di mucca pazza in Lombardia, dopo due anni di assenza di segnalazioni, desta molta preoccupazione. A identificare il virus , come prevede la prassi dei controlli, è stato il Centro di Referenza nazionale della Bse dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino. Positivo ai test un bovino di razza frisona di 13 anni, proveniente da un’azienda lattifera di medie dimensioni della regione Lombardia. Il Codacons teme che si sia abbassata la guardia, come spesso accade in Italia quando ritorna la quiete dopo la tempesta. Per questo l’associazione di consumatori chiede controlli a tappeto negli allevamenti e di aumentare il numero dei controlli per la Bse. "Purtroppo quando l’attenzione di autorità e media si sposta, si riducono i controlli in altri campi. Le ragioni sono molte: scarsità di personale, scarsità di fondi. Ecco perchè la riduzione dei casi di Bse registrati sia in Italia che in Europa, e l’innalzamento dell’età dei capi contaminati, dati sicuramente positivi, temiamo abbiano indotto ad una riduzione della sorveglianza e a determinare il caso di oggi" ha dichiarato il presidente del Codacons, avvocato Marco Maria Donzelli.
 

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