Bloccato per mancata notifica il processo che doveva iniziare ieri davanti al giudice unico contro Michele Presbitero (Milano), segretario generale dell’ Autorità di Bacino del Po dal 2002 al 2007, e a Roberto Passino (Roma), stesso incarico dal ’95 al 2000, accusati di pericolo colposo di inondazioni in relazione all’omissione d’atti d’ufficio. In sostanza, secondo l’accusa, non avrebbero svolto in modo reale e incisivo le funzioni di coordinamento e programmazione degli interventi, peraltro ritenuti necessari dal Piano stralcio del ’95, per la messa in sicurezza di Alessandria dalle alluvioni, eliminando i rischi derivanti dal ponte Cittadella. A Roma esistono tre via Ferrara, l’indicazione sulla notifica era insufficiente e il postino non ha consegnato la lettera. Il processo è stato aggiornato al 28 aprile 2009. Il Codacons si costituirà parte civile. Non il Comune, nonostante il sollecito dell’Associazione «Amici del Borgo Rovereto». Sono 45 i testi da ascoltare e il dibattimento si preannuncia complesso. Difesi da Giancarlo Triggiani e Fabrizio Gobbi, gli imputati ritengono di aver svolto correttamente il loro compito. Presbitero sostiene fra l’altro che l’abbattimento al limite spettava alla Regione.