UN GOVERNO DEVE SAPERE GOVERNARE: INTERVENGA SULLE TASSE DEI CARBURANTI

Così come le quattro associazioni Adoc Adusbef Codacons e Federconsumatori sono estremamente preoccupate per le famiglie italiane, un governo responsabile dovrebbe essere preoccupato per come va l’economia del nostro paese . Infatti, un Governo che sia all’altezza dei compiti non solo sarebbe preoccupato della fortissima diminuzione del potere d’acquisto provocata anche dall’aumento dei prezzi dei carburanti, del gas, dell’elettricità, del riscaldamento ecc ecc ma sarebbe preoccupato per altri due rilevanti problemi e cioè : la lievitazione dei costi di trasporto che incidono pesantemente nella determinazione dei prezzi dei beni di largo consumo ed inoltre sui costi che gli aumenti del petrolio ha su quelli della produzione in tutti i settori e della trasformazione, cioè di utilizzo della materia prima (detersivi, vernici,prodotti in plastica ecc). Insomma da tutto ciò si evince che ci sarà un ulteriore aggravio sulle imprese che determinerà cadute di produttività assai importanti, oltretutto già aggravate da una forte contrazione del mercato dovuta ad una inferiore domanda da parte delle famiglie. Ma evidentemente non ci troviamo di fronte a un forte senso di responsabilità, poiché si preferisce incamerare 2,1 Mld di ? all’anno in più solo di tasse sulla benzina ( infatti dal 2002 sono aumentate accisa più IVA di 9 cent al litro, per un consumo di oltre 23 mld di litri all’anno) anziché realizzare un calmieramento attraverso un meccanismo di rimodulazione dell’accisa e dell’IVA. Ed inoltre, la messa in pratica di un organico piano di settore dell’energia attraverso la definizione e la realizzazione di una politica del risparmio, di energie alternative e di modernizzazione del settore dei carburanti sia attraverso una razionalizzazione dello stesso e sia attraverso l’allargamento della commercializzazione alla grande distribuzione. Solamente per queste due ultime iniziative si potrebbero realizzare risparmi per 8-9 cent al litro di carburante con ricadute chiaramente positive sia sugli utenti che sui costi di trasporto e di produzione.