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Una bolletta di oltre dodicimila euro per aver superato i limiti di navigazione Internet

Gli arriva una bolletta di oltre 12mila euro per aver superato i limiti di navigazione Internet con il telefonino: in Polesine non è un caso isolato ma l’ennesimo di bollette con importi tutti superiori ai duemila euro (per due mesi di servizio). L’uso diretto del cellulare per navigare su Internet, infatti, diventa ogni giorno più diffuso anche per sostituire l’Adsl nelle zone non coperte.  «Però poi, a chiedere giustificazione del maggiore importo rispetto all’offerta pattuita – riferisce il Codacons di Rovigo – la risposta del gestore diventa singolare». E non nel senso che la replica varia da caso a caso.  Tra i "singolari" casi segnalati dal Codacons, infatti, c’è per esempio il gestore che alle richieste di chiarimento dell’utente ha replicato, in soldoni: paga l’importo della fattura, perché l’importo da pagare è quello della fattura.  «Il servizio clienti della compagnia telefonica – racconta il Codacons di Rovigo – ha risposto all’utente che contestava la fattura, che l’unico modo per l’abbonato di verificare con assoluta certezza il traffico telefonico effettuato, è la fattura stessa». La domanda, allora, sorge spontanea: «Ma se io contesto la fattura, come giustifica il gestore l’importo della fattura?». Risposta del gestore: «Con la fattura».  «In un altro caso invece, con un gestore diverso – continua il Codacons di Rovigo – la replica della compagnia telefonica è stata: riconosco la correttezza dell’intero importo addebitato e quindi applico lo storno dell’importo contestato»: insomma, una contraddizione in termini.  «Se la situazione è questa – commenta il Codacons – allora vuol dire che ogni gestore applica la sua logica, invece dei contratti e delle regole». Entrambi i casi saranno segnalati al Corecom, l’organo di governo, garanzia e controllo sul sistema delle comunicazioni in ambito regionale. Riguardo alla navigazione in Internet attraverso le tecnologie Gprs o Umts, la raccomandazione dell’associazione a difesa dei consumatori è di fare attenzione ai limiti dell’offerta, perché superata la promozione si applica la tariffa intera. Nel caso, per esempio, dell’offerta di un noto gestore di telefonia mobile, esaurita la durata della promozione (che non prevede il rinnovo automatico) lo scaricamento di un kilobyte viene a costare 0,3 centesimi di euro: quindi, un megabyte viene a costare circa 3 euro e un gigabyte oltre tremila euro.
 

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