Camerota. Una nuova iniziativa del Codacons in difesa del litorale di Cala del Cefalo, un tratto di costa protetto dall’Unione Europea. L’Associazione che difende l’ambiente e tutela i diritti di utenti e consumatori ha presentato denuncia alla Commissione Europea contro il piano di gestione che non tutela le dune marittime e l’intero sito, di interesse comunitario. «POchi giorni fa abbiamo presentato alla Commissione Europea una denuncia per l’apertura di una procedura d’infrazione contro l’Italia – comunica l’avvocato Pierluigi Morena dell’ufficio legale del Codacons – il piano di gestione adottato dal Parco non tutela le dune marittime che sono protette dalla direttiva Cee-Habitat». «Non si può tollerare – continua Morena – che il piano di gestione denunci il massiccio turismo di massa e in barba alla lamentata antropizzazione, consenta che in un tratto costellato di dune, si consentano ogni anno oltre trenta autorizzazioni a strutture ricettive». La denuncia sottolinea come uno studio-censimento del Dipartimento di Botanica dell’Università di Napoli Federico II attesta che nel 2007 si sono registrati, rispetto ai dati del 2000, gravi perdite di specie autoctone su Cala del Cefalo a causa del disturbo antropico. «Da almeno 4 anni – afferma il presidente del Codacons Enrico Marchetti – un tratto di litorale protetto sembra divenuto la nuova Rimini, con una scelta sul turismo di massa che distrugge la fauna e le dune di un tratto di costa tra i più belli del Mediterraneo».