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Una “task force“ controllerà i prezzi nei negozi

ROMA Un tavolo di confronto con le imprese e una task force per il controllo dei prezzi. Sono queste le misure contro il carovita annunciate dal ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola dopo l`incontro, insieme con Antonio Lirosi (Mister prezzi), con le organizzazioni del commercio e della grande distribuzione. “Un tavolo con tutte le filiere, distributori e produttori “, quello annunciato dal ministro al termine dell`incontro con Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, FederconsumiConfcooperative, Ancd-Conad e Ancc-Coop. L`obiettivo è “controllare i prezzi al consumo e vigilare affinchè non ci siano aumenti incontrollati“, ha aggiunto Scajola. Il ministro ha ribadito la necessità dei controlli sul territorio. “Dal produttore al distributore avvieremo da subito una task force utilizzando l`Osservatorio di controllo sui prezzi insieme alle Camere di commercio e alle Prefetture – ha sottolineato Scajola – massiccio l`impegno della Guardia di Finanza che vigilerà sulle speculazioni“. Per quanto riguarda la catena di distribuzione dei prodotti, dall`industria al consumatore finale, il ministro ha ribadito che occorre “accorciare la filiera, in Italia una delle più lunghe d`Europa, per evitare carichi speculativi“. Le associazioni presenti all`incontro hanno confermato la loro collaborazione. “Abbiamo ribadito l`impegno antinflazione della grande distribuzione- ha commentato Luigi Taranto, direttore generale di Confcommercio – e ciò si traduce in comportamenti concreti, come l`intensificazione delle iniziative promozionali “. Anche Federdistribuzione ha apprezzato il “metodo del Governo e il dialogo avviato. Come ha commentato Massimo Viviani, direttore generale, “è giusto che siano convocati questi tavoli e noi siamo pronti per essere operativi “. Anche se per la tabella di marcia non sono state fissate date, Viviani auspica che si parta “al più presto“. Pronta alla collaborazione anche Confesercenti, che ha precisato: “I prezzi alla produzione corrono più dei prezzi al dettaglio – ha detto il vicedirettore Mauro Bussoni – bisogna quindi concentrare l`attenzione sulle reali inefficienze della filiera, sul rischio di oligopolie sulle contromisure da adottare per frenare l`impatto delle tensioni internazionali “. Secondo Confesercenti, “in un anno i prezzi all`origine dei cereali sono saliti del 49% contro il 13% del prezzo del pane. Stesso scenario per la carne bovina: +11,4% all`origine contro il + 4,7% del prezzo al dettaglio “. “Nel passaggio dall`origine al dettaglio i centesimi diventano euro – ha detto il presidente di Coldiretti, Sergio Marini -. Nella filiera dell`agroalimentare siamo di fronte a disfunzioni strutturali “.E all`annuncio della task force sulla filiera la Cia, Confederazione italiana agricoltori, ha espresso un “giudizio positivo, proponendo anche “il doppio prezzo in etichetta (origine e dettaglio) per controllare così l`intera filiera“. Critiche le associazioni dei consumatori: “La task force è apprezzabile ma si risolverà in un buco nell`acqua – ha detto Carlo Rienzi del Codacons – occorre definire il ricarico massimo tra un passaggio della filiera e un altro e incentivare la vendita diretta dal produttore al consumatore“.

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