ECONOMIA ‘ COMO ‘ SÌ ALLE DOMENICHE di shopping, ma solo a prezzi calmierati. È la linea emersa a Palazzo Cernezzi nel corso delle audizioni tenute tra il Comune, le associazioni di consumatori e i sindacati del settore per stabilire il calendario delle aperture straordinarie dei supermercati nel corso del 2009. Calendario che, dopo le schiarite di ieri, è stato messo nero su bianco consentendo l’apertura facoltativa per domenica 11 gennaio, per il lunedì dell’Angelo, che cade il 13 aprile, e infine per domenica 26 aprile. Oltre all’ elenco delle festività di apertura, dietro richiesta di sindacati e delle associazioni di consumatori presenti (Adoc, Adiconsum, Codacons, Confconsumatori e Federcosumatori) quest’anno si aggiungerà anche un inedito meccanismo di sconto, su determinati prodotti, pensato per combattere il carovita: in queste giornate, infatti, sarà previsto per un paniere di prodotti che hanno subìto un rincaro particolarmente evidente una serie di sconti mirati «così da operare un intervento concreto di calmieramento del costo della vita», spiegano dal Comune. PER RENDERE l’operazione fattibile Palazzo Cernezzi si servirà delle rilevazioni dell’Osservatorio comunale dei prezzi che, da ormai quattro anni, tiene sotto controllo ogni mese un paniere composto dagli ottanta prodotti maggiormente acquistati in città in 30 punti vendita rappresentativi della piccola, media e grande distribuzione. La proposta, allo studio ma già in stato avanzato di definizione, è quella di prevedere sconti su al massimo dieci prodotti che hanno subìto rincari di oltre il 10% rispetto all’anno precedente: il meccanismo individuato è quello di prevedere in queste domeniche riduzioni percentuali del prezzo di vendita arrotondate alla cinquina superiore rispetto all’aumento avuto dal prodotto nel corso dei dodici mesi precedenti. In pratica se l’olio di oliva ha registrato un rincaro dell’11% in un anno, in queste giornate di apertura sarà applicato il 15% di sconto, ma solo su una marca scelta dal punto vendita e «fatto salvo che tale sconto non risulti sottocosto», precisano dal Comune. IN QUESTO ULTIMO caso la quota di sconto sarà tarata in modo da non determinare un prezzo di vendita inferiore a quello di acquisto da parte del commerciante. Se sullo sconto è prevalsa una linea comune, sul tappeto restano ancora le contrattazioni tra sindacati e grande distribuzione circa la retribuzione e i meccanismi di selezione del personale che dovrà lavorare nelle giornate di lavoro festivo: se le parti sociali chiedono l’apertura di un tavolo di concertazione, il Comune si è limitato ad «auspicare che possa realizzarsi ribadendo pur tuttavia la non competenza in materia», precisano in una nota da Palazzo Cernezzi.