Sembra senza fine e senza uscita la doppia odissea vissuta dai soci Carspac aderenti al Codacons. Dopo essersi vista negare la tranche di solidarietà 2008 dalla LegaCoop per aver inviato la raccomandata per la revoca della prescrizione, ora è arrivata un’altra "beffa". Per poter ricevere la tranche 2008, infatti, i soci "pentiti" avevano accettato la condizione posta da Lega Coop, ovvero inviare una seconda raccomandata di disdetta dell’interruzione dei termini di prescrizione. Una lettera, precisa in una nota il Coordinamento Carspac2, «inviata su carta intestata Codacons, redatta e firmata dall’avvocato Bruno Barbieri – legale del Codacons – e inviata alla Lega Coop». Ma poi è arrivata la doccia fredda perché, prosegue il coordinamento, «la lettera non è stata accettata da Lega Coop nella sua formulazione, ma questo non è stato comunicato nè ai diretti interessati, nè allo stesso avvocato Barbieri. I soci Codacons sono stati interpellati da "emissari" della Lega Coop, ovvero soci Carspac iscritti solo dopo la rottura tra Carspac 1 e 2, e informati che la lettera non andava bene». Una circostanza sulla quale i soci "pentiti" esprimono due perplessità: «come fa Lega Coop ad affermare la non validità di una lettera redatta da un avvocato che conosce il diritto?». «E quale privacy è stata garantita agli stessi soci se come "postini" sono stati incaricati terzi»? Interrogativi "girati" alla Procura di Ferrara, che invitano anche a esprimersi sulla denuncia già sporta a settembre dal Codacons.