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VACANZE SICURE: ATTENTI ALLA COMPAGNIA AEREA CHE SCEGLIETE!

Aumentano le segnalazioni di consumatori che, in partenza per le vacanze, hanno avuto problemi con gli aerei. L’ultima giunge da un consumatore che sabato scorso ha tentato di partire dall’aeroporto di Malpensa alle 7 del mattino. Dopo il decollo l’aereo gira per 40 minuti sopra Malpensa, poi riatterra nello scalo milanese. Sosta fino alle 17,30 quando si riprova a partire, ma l’aereo è costretto ad atterrare nuovamente. Arrivano pompieri, polizia ed ambulanze. I passeggeri scendono e vedono fumo uscire dai motori. Volo annullato. E’ solo l’ultima di una serie di segnalazioni che hanno indotto il Codacons a presentare un esposto alla Procura della Repubblica sulla sicurezza dei voli.
Il Codacons invita i consumatori che acquistano pacchetti turistici a verificare con quale compagnie aeree saranno costretti a viaggiare. E’ utile che nel contratto sia specificato con quali compagnie aeree il tour operator opera, onde evitare che all’ultimo sia cancellato il volo e ci si ritrovi a viaggiare con un deltaplano. Di seguito le richieste del Codacons per aumentare la sicurezza dei voli:

  1. Le liste di serie A e B delle compagnie aeree siano comunicate obbligatoriamente per iscritto al consumatore. Chi viaggia con un aereo di serie B ha diritto di saperlo prima della partenza. Ricordiamo che molti italiani in vacanza partono con aerei sicuri dall’Italia, ma se poi devono trasferirsi da una località estera all’altra, specie se viene cancellato il volo previsto, rischiano di viaggiare su deltaplani. Per questo chiediamo anche che le agenzie turistiche affiggano queste black list nei loro locali e che nei pacchetti turistici sia inserito l’elenco delle compagnie aeree e dei velivoli con le quali il tour operator opera.
  2. Pubblicazione delle black list degli aeroporti. Attualmente non è prevista, ma la sicurezza non dipende solo dagli aerei ma anche dagli aeroporti. Chiediamo una lista di serie A ed una di serie B a seconda degli standard di sicurezza adottati. Si dovrà tener conto non solo del tipo di strumentazione tecnica in uso (tipo di radar,….) o della sicurezza antincendio, ma anche del traffico, ossia del numero di voli rispetto alla capacità massima dell’aeroporto (vedi Linate), della lunghezza delle piste, della presenza di edifici o altri ostacoli lungo le piste o in fase di atterraggio.
  3. Pubblicazione delle liste nere dei Paesi, ossia, ad esempio, gli Stati che secondo la FAA, l’organismo americano responsabile della sicurezza dell’aviazione civile, sono da inserire nella categoria 2, ossia in quella di serie B che non rispetta gli standard dell’Icao. In pratica non basta segnalare le cattive compagnie aeree, ma anche i cattivi Paesi d’origine, in modo da far sapere al consumatore in quali Stati vi è una normativa elastica che consente alle compagnie di quel Paese di non rispettare determinati standard internazionali.
  4. Lista di serie A e di serie B dei velivoli. Attualmente non è prevista. Si dovrà tener conto di alcuni dati oggettivi come l’anno di fabbricazione, l’anno di revisione, ma anche di indici di affidabilità dei modelli in circolazione, come il numero di incidenti registrati da quel modello rapportati al numero dei velivoli in circolazione e del monte ore di volo.
     
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