E` stato abbattuto con tre colpi di fucile il cervo di 100 chili che ha scorrazzato per le vie del centro di Bolzano seminando il panico tra i passanti, due dei quali, una donna e un bambino, sono stati leggermente feriti.
L`allarme è stato dato verso le 11 del mattino: l`animale era entrato anche in un paio di famosi negozi di abbigliamento che si affacciano sulla via dei Portici. E` cominciato un inseguimento con poliziotti, vigili urbani e pompieri che hanno incalzato l`animale con le sirene spiegate, sino a che il cervo ha raggiunto un parcheggio interrato e dove era stato fermato e impossibilitato a scappare nuovamente. Qui tutti i presenti sono stati fatti evacuare e l`animale è stato abbattuto a colpi di fucile.
Come hanno detto i tecnici dell`Ufficio caccia della Provincia, l`animale risultava ferito ad un occhio, probabilmente da un bracconiere e deve essere sceso a valle dal Colle che si affaccia sulla città , forse anche impaurito da un furioso temporale abbattutosi nella zona durante la notte. L`abbattimento dell`animale ha suscitato le polemiche del Codacons che ha richiamato alle leggi che vietano il maltrattamento degli animali.
Non manca la presa di posizione di associazioni animaliste fra cui l`ENPA che afferma: “Sull`uccisione del cervo a Bolzano – accusato di aver seminato panico all`interno della città e di aver ferito una donna e un bambino – è doveroso e giusto che la Procura apra una inchiesta per accertare l`esatta dinamica dei fatti e le eventuali responsabilità . E` quanto chiede l`Enpa. Dalla lettura delle notizie, sembra in realtà che l`uccisione dell`animale sia stata una vera e propria esecuzione con inseguimenti a sirene spiegate (che ovviamente hanno innervosito il cervo) fino all`esito disastroso: il cervo, ormai in “trappola†in un parcheggio seminterrato è stato ucciso con tre colpi di fucile. Poteva invece essere catturato, curato (visto che l`Ufficio Caccia della Provincia di Bolzano parla di “ferite a un occhio†provocato probabilmente da qualche bracconiere) e successivamente liberato. “E` quindi indispensabile e giusto che la Procura apra un fascicoloâ€, ha dichiarato la Presidente Nazionale dell`Enpa, Carla Rocchi. “Non è – ha aggiunto – la prima volta che un animale selvatico entra in città , ma è di sicuro la prima volta che l`esito sia contraddistinto da una ferocia che appare senza senso e soprattutto evitabileâ€.