Le vacanze sono cominciate nel peggiore dei modi per 140 persone bloccate per quasi tutto il fine settimana nell`Aeroporto veronese di Catullo Villafranca. Alla fine, nel tardo pomeriggio di oggi il volo per le isole spagnole di Ibiza e Formentera è partito. Con quasi 24 ore di ritardo, visto che il decollo era previsto alle 18.30 di ieri. Problemi analoghi si erano verificati già nei giorni scorsi, ad esempio a Bologna e a Barcellona. Oltre allo spiacevole ricordo (compresa “sosta“ in albergo a Brescia alle 4.30), ai turisti non resta che sperare in un risarcimento, vista l`attività delle task force di avvocati e tecnici che le associazioni dei consumatori come il Codacons hanno messo in piedi contro le “vacanze rovinate“. Con risarcimenti che possono arrivare anche a qualche migliaio di euro, come possono raccontare dal 17 luglio i turisti che a gennaio erano rimasti bloccati 21 ore in un aeroporto alle Maldive. “Ci siamo sentiti presi in giro“, ha raccontato Anna Perlotto, di Trissino (Vicenza), passeggera dell`aereo “fantasma“ a Verona, spiegando che comunque una denuncia su tutta la vicenda è già stata presentata alla Polfer dell`aeroporto veronese. La donna ha inoltre riferito che nello scalo hanno dovuto “bivaccare“ molte famiglie con bambini, quasi tutte provenienti dal Veneto, in attesa di prendere il volo per Ibiza e Formentera, più volte annunciato dalla Alpitour e mai arrivato. “Inoltre, stamani alle 4.30 – ha aggiunto Anna Perlotto – ci hanno portato in albergo a Brescia. Poi alle 11.30 ci sono venuti a riprendere per imbarcarci alle 15.15“. Ma a quell`ora l`aereo, un charter della Spanair, era appena ripartito dalla Spagna, secondo quanto è stato comunicato ai 140 passeggeri. Che subito dopo l`atterraggio dell`aereo al “Catullo“, intorno alle 16.30, sono stati imbarcati per partire un`ora dopo alla volta delle isole spagnole e delle vacanze. La compagnia ha giustificato il grave ritardo parlando di “motivi tecnici“ non meglio precisati.