Cambiano i ministri, ma puntuale ogni approssimarsi del 31.5 il ministro della sanità di turno lancia la ?inflessibile? battaglia contro il fumo nel nostro paese. Tranquilli fumatori! come ogni anno non succederà proprio nulla e tutto resterà come prima, come è dal 1975, senza nessun cambiamento . Solo il Ministro Guzzanti, ma perché costretto da due sentenze ottenute dal CODACONS al TAR e al Consiglio di Stato, emanò una direttiva (nel dicembre 1995) per estendere il divieto a tutti i luoghi chiusi , anche dei privati, in cui si eroga un servizio pubblico. Ora anche Veronesi finge di partire lancia in resta contro il flagello sociale del tabagismo, ma lo strumento è il solito ddl (ne giacciono dal 1975 oltre 50 in Parlamento) che nessuno mai approverà. Il CODACONS fa una scommessa con il neoministro: se riuscirà a far approvare la legge si?scioglierà, ossia si suiciderà per la gioia!!! La verità è che la lobby dei produttori del tabacco, che opera in Italia attraverso una associazione illegale che tutti i giornalisti continuano a intervistare (la c.d. ?associazione dei fumatori?, finanziata dalle multinazionali del tabacco) è potentissima e imbattibile da parlamento e governi. La legge poi non serve a nulla: esiste già, ed è la 626/94 per la protezione e la salubrità dei luoghi di lavoro! E la speciale Commissione per i problemi del tabagismo , istituita dalla Bindi, già ha redatto la nuova Direttiva , che impone il divieto in tutti quei luoghi in cui ora Veronesi vorrebbe farlo con una nuova inutile legge, direttiva che le lobby hanno fatto seppellire nel cassetto del Gabinetto della Sanità da un anno. Per questo il CODACONS ha proposto ora un ricorso al TAR perché nomini un commissario ad acta che, come avvenne per il caso Di Bella, si sostituisca al Ministro ed emani al suo posto la Direttiva in questione che potrebbe salvare migliaia di vite umane all’anno. Nei prossimi giorni la decisione. Intanto, al Ministro Veronesi un invito: ?più arrosto?e meno fumo!!? Gli italiani non hanno più la sveglia al collo?. Intanto i dirigenti della BNL della agenzia di piazza Argentina a Roma che avevano querelato il vicepresidente del CODACONS Giovanni Pignoloni per un blitz antifumo effettuato da alcuni attivisti Codacons nella affumicatissima agenzia bancaria sono stati condannati loro dal Tribunale penale di Roma a risarcire il Codacons con 4 milioni di onorari?e da allora nella banca non fuma più nessuno.