ROMA. Governo, Regioni ed Enti Locali condividono la necessità di avviare un Piano straordinario per l’edilizia scolastica, anche attraverso il finanziamento di mutui finalizzati alla messa a norma, alla ristrutturazione e alla nuova costruzione di scuole. È quanto è emerso da un incontro, svoltosi ieri pomeriggio a Roma, tra il ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini e gli assessori regionali all’Istruzione. Conclusioni diffuse da una nota ufficiale del dicastero di viale Trastevere. Convergenza anche sul fatto che il Piano, in analogia con il Patto per la sicurezza del triennio 2007/2009, deve prevedere la compartecipazione dello Stato e delle stesse Regioni ed Enti Locali (Comuni e Province, infatti, hanno competenza esclusiva sull’edilizia scolastica). Le Regioni hanno chiesto, inoltre, che gli investimenti sulle scuole vengano sottratti al patto di stabilità. Il ministro ha dato la sua disponibilità ad effettuare le verifiche al riguardo. Il vertice è stato convocato anche sull’ondata di polemiche e critiche dopo la tragedia nel liceo di Rivoli, dove il cedimenti della controsoffittatura in una classe ha provocato la morte di uno studente e il ferimento di un’altra ventina di ragazzi. «Onda» in piazza per «difendere atenei e ricerca» ROMA. «L’Onda anomala», il movimento universitario, tornerà in piazza oggi in varie città d’Italia per «mobilitazioni diffuse contro la dismissione di università e ricerca». A Roma gli studenti medi e universitari daranno vita in mattinata a cinque cortei che rivoluzioneranno il trasporto pubblico nel centro storico della città. Altre proteste sono in programma a Milano, Torino, Bologna e Napoli. Le iniziative sono dirette contro i provvedimenti Gelmini su scuola e università. Il Condacons: dare due miliardi per istituti sicuri ROMA. Destinare 2 miliardi di euro alla sicurezza nelle scuole. Questa la richiesta che rivolge il Codacons al Cipe, che si riunirà la prossima settimana. «16,6 miliardi di euro è l’ammontare delle risorse che il Cipe destinerà alle infrastrutture spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi . Chiediamo che di questi soldi, 2 miliardi di euro siano destinati alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, che come noto da tempo necessitano di interventi urgenti e oramai non più prorogabili». Resta grave l’alunno caduto dalla finestra DA MILANO R isultano stabili le condizioni del bambino cinese che, martedì, è caduto dal terzo piano della scuola elementare Cappellini a Milano. È quanto emerge dal bollettino siglato da Claudio Betto, direttore di neurorianimazione presidio dell’ospedale Niguarda, dove lo scolaro era stato ricoverato in coma. Il piccolo tre giorni fa aveva mostrato «accenno ad esecuzione do ordini semplici». Nel bollettino di ieri si parla di «condizioni neurologiche, circolatorie e respiratorie stabili». Intanto proseguono le indagini degli inquirenti per fare chiarezza sulla dinamica della vicenda. Secondo quanto si è appreso, dopo che sono stati sentiti alcuni compagni del bimbo, sarebbero emerse delle discrepanze tra la loro versione dei fatti e quella dell’insegnante della classe del bimbo. Al momento comunque non esiste alcuna certezza sulla responsabilità della docente. Tuttavia la maestra che aveva in cura i bambini al momento dell’accaduto risulta indagata per lesioni colpose gravissime. Secondo gli investigatori «molti dei particolari finora emersi, come l’elemento della sedia accostata alla finestra o il fatto che il piccolo di sei anni fosse solo, sono tutti da verificare. Di certo l’insegnante, una donna di circa 30 anni che non avrebbe mai avuto problemi simili nella sua carriera, si trova in un totale sgomento». Sembra che nell’aula, dopo l’incidente, siano entrate altre persone e che quindi la scena potrebbe essere stata significativamente alterata. Un testimone chiave di tutta la vicenda sarebbe una seconda maestra quella che, una volta tornata in classe, si è resa conto che il bambino cinese non era al suo banco.