Il grande presentatore Bruno Vespa ha recentemente dichiarato pubblicamente che non avrebbe mai invitato il CODACONS in trasmissione a meno che non lo avessero costretto i Carabinieri….E ieri, in una trasmissione sullo scandalo RC Auto, dovendo tenere fede al suo impegno ha fatto un pateracchio da far piangere senza che gli utenti abbiano capito un bel nulla.
Spieghiamo le due cose partendo dalla seconda.
Per evitare di chiamare in trasmissione l`INTESA DEI CONSUMATORI, all`interno della quale CODACONS e ADUSBEF, come risulta dai verbali e dal provvedimento dell`Antitrust, dalla sentenza del TAR e dalla sentenza del Consiglio di Stato che hanno sancito la sconfitta delle compagnie per cartello anticoncorrenza, hanno condotto, solo loro, la battaglia per gli utenti, ha fatto una brevissima intervista di pochi secondi fuori studio al presidente dell`ADUSBEF Elio Lannutti, unica parola chiara sull`argomento, e poi ha dato spazio ad una struttura, Altroconsumo, che pur definendosi associazione di consumatori, è controllata da una società editoriale di capitali a sua volta controllata da una holding finanziaria multinazionale lussemburghese che edita riviste per i consumatori in tutto il pianeta .
La stessa associazione è stata condannata dal TAR del Lazio a restituire i soldi pubblici avuti dallo Stato come associazione dei consumatori per le proprie attività editoriali. E, guarda caso, il Cerchiai, capo dell`ANIA non faceva altro che dar ragione a questa sostenendo, ben supportato, che nel settore RC Auto esiste la concorrenza, tanto che quella struttura ha un servizio a pagamento con cui “aiuta“ i consumatori a scegliere la compagnia più conveniente. E tutto questo, mentre dall`altra parte i padrini delle banche, con l’appoggio del Ministro delle Attività Produttive, anche capo delle associazioni dei consumatori, sostenevano che anche le banche sono miti ed economiche e che sono gli utenti i più cattivi di tutti…e meno male che c`era Pupo, a cui è stata delegata la difesa dei cittadini che altrimenti sarebbe stata inesistente.
Questo è il pluralismo alla Baldassarre!
Ma perché Vespa non inviterebbe mai in trasmissione il Codacons? Semplicemente perché il Codacons, adempiendo ai propri doveri di tutore dei telespettatori e del pluralismo ha dovuto in passato denunciare il conduttore per scorretto uso del mezzo televisivo. Ecco in sintesi alcuni precedenti:
1) in trasmissione trattò il processo delle intercettazioni e corruzioni dei Magistrati mentre in quel periodo vi si trovava coinvolta anche la moglie
2) 30/11/2000: il programma si occupa dei rischi derivanti dall’uso dei telefoni cellulari e dell’allarme elettrosmog, lanciato dal Codacons che non viene invitato;
3) 8/02/2001: tema trattato in trasmissione è il caso della ?Mucca pazza? che ha visto il CODACONS protagonista sulle pagine dei quotidiani e nei tg con le sue denunce e con clamorosi scoop; assente l’associazione;
4) ottobre 2001: si parla della sorgente del Peschiera e del rischio di contaminazione delle acque a seguito di un attacco batteriologico. Allarme lanciato solo e d esclusivamente dal Codacons come testimoniato da articoli di stampa locali e nazionali ed interventi alla trasmissione radiofonica ?Beha a colori?; assente l’associazione;
5) 19/12/2001: tasse e imposte. Vespa dimentica di invitare l’associazione che, con un suo ricorso al Tar, ha fatto annullare il decreto sull’equalizzatore, ottenendo una delle più importanti vittorie per i consumatori in materia fiscale;
6) 7/01/2002: si parla di caro prezzi legato all’introduzione dell’euro. La mattina stessa il CODACONS assieme ad altre associazioni tiene una conferenza stampa denunciando, con un documento di 8 pagine, tutti i beni soggetti ad incremento di prezzo. In trasmissione viene usato proprio questo documento senza mai citare il l’associazione che l’ha stilato; in questo caso alla denuncia si aggiunge anche l’Adusbef, qui discriminata come il Codacons;
7) 15/01/2002: tema trattato fumo e divieti di fumo nei locali pubblici. Il Codacons da anni si batte contro il tabagismo effettuando blitz ed ottenendo per la prima volta in Italia la ctu da parte dei giudici in una causa di risarcimento danni da fumo attivo; assente l’associazione;
8) 21/01/2002: la puntata parla del fenomeno del ?caro-verdure?. Prezzi alle stelle di zucchine e carciofi. Il CODACONS prima di tutti lancia l’allarme e ottiene l’attenzione dei mass media ma non di Bruno Vespa;
9) 6/02/2002: si parla di mucca pazza e del primo contagio umano. Escluso il CODACONS che da anni lanciava l’allarme sulle possibilità di contagio.
Di qui un nuovo esposto alla autorità delle TLC e alla Commissione parlamentare di vigilanza Rai per uso scorretto e personale del mezzo televisivo.