Site icon Codacons Lombardia

Via i tetti antitrust per Alitalia-Airone

L`integrazione potrà essere autorizzata dal governo attraverso una deroga ad hoc Verso l`applicazione, per la prima volta in Italia, dell`articolo 25 della legge sulla concorrenza. Che consente per, motivi di interesse generale, di autorizzare le concentrazioni vietate Per Alitalia potrebbe arrivare un`altra stampella da parte del governo. Dopo il prestito ponte da 300 milioni di euro e la sua trasformazione in patrimonio, l`esecutivo starebbe valutando la possibilità di utilizzare l`articolo 25 della legge sulla concorrenza, per permettere l`eventuale integrazione tra Alitalia e Air One per bypassare le censure dell`Antitrust. L`eventuale unione della compagnia di bandiera con quella di Carlo Toto, infatti, porterebbe la quota di mercato di “Alione“ sopra il 70%, che supererebbe il 90% su alcune rotte, come la Milano-Roma, la tratta più remunerativa del mercato interno. L`intervento di Antonio Catricalà, insomma, sarebbe scontato. L`articolo 25 della legge antitrust, tuttavia, prevede che il consiglio dei ministri, su proposta del ministro dello Sviluppo economico, possa determinare “in linea generale e preventiva“ i criteri sulla base dei quali “l`Autorità può eccezionalmente autorizzare, per rilevanti interessi generali dell`economia nazionale nell`ambito dell`integrazione europea, operazioni di concentrazione vietate“. Questo però, sottolinea ancora l`articolo 25, “sempreché esse non comportino la eliminazione della concorrenza dal mercato o restrizioni alla concorrenza non strettamente giustificate dagli interessi generali predetti“. La strada insomma è stretta. Anche considerando che, sempre secondo l`articolo 25, l`Antitrust deve prescrivere le misure necessarie per il ristabilimento di condizioni di piena concorrenza entro un termine prefissato. Il governo, dunque, dovrà comunque convincere Catricalà ad approvare l`eccezione e a concedere un tempo congruo in modo da permettere il risanamento di Alitalia prima di aprire le rotte ai concorrenti. Su questo punto, tuttavia, il governo rischia di scontrarsi con l`opposizione delle associazioni dei consumatori. Il primo a scendere in campo è stato il Codacons. “La nostra principale preoccupazione riguarda le tariffe e possibili ripercussioni negative derivanti dalla fusione“, ha affermato il presidente Carlo Rienzi “non vorremmo“, ha aggiunto, “che a pagare il prezzo di questa operazione siano gli utenti del trasporto aereo, attraverso maggiorazioni delle tariffe sulle tratte nazionali, tariffe che appaiono già elevatissime“. Eppure il via libera all`integrazione di Alitalia e Air One è uno dei passaggi fondamentali del piano al quale sta lavorando Intesa Sanpaolo. L`idea di Corrado Passera e Gaetano Micciché è quella di rilanciare la compagnia di bandiera partendo proprio da una forte posizione sul mercato domestico, simile a quella che ha Air France in Francia o Lufthansa in Germania (dunque sopra l`80%). L`altro appoggio del governo necessario a far decollare il piano Intesa è una modifica della legge Marzano in modo da accorciare i tempi delle procedure per renderli adatti alla situazione Alitalia. Ieri il presidente della compagnia di bandiera, Dario Police, è stato ricevuto a Palazzo Chigi da Gianni Letta, ed è probabile che abbia affrontato proprio questi punti con il sottosegretario alla presidenza del consiglio. Anche perché, almeno per la modifica della Marzano, un treno potrebbe essere costituito dalla manovra finanziaria in discussione alla Camera sulla quale il governo presenterà degli emendamenti.

Exit mobile version