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Viaggi da incubo, boom di proteste

Rientro dalle vacanze estive con amare sorprese per tanti friulani che hanno incontrato non pochi disagi volando verso località calde ed esotiche nella speranza di rilassarsi e riposarsi dopo un`intera stagione lavorativa.Parecchi turisti sono rimasti vittime, infatti, di disservizi legati alla partenza con l`aereo e alla situazione trovata all`arrivo alla tanto sognata e agognata meta. I problemi segnalati alle associazioni di consumatori che tutelano il cittadino sono in aumento rispetto allo scorso anno proprio nel campo dei viaggi. “La cosa più importante da fare – dice Nicola D`Andrea, referente del Codacons di Udine – è far valere subito i propri diritti. La rabbia che deriva dall`aver sopportato situazioni di disagio in momenti votati al relax e al meritato riposo deve, perlomeno, essere ripagata in termini monetari, perché così stabilisce la legge“. La vacanza, insomma, è una sorta di bene sacro, come lo è il riposo notturno e il diritto a dormire senza essere disturbati da rumori molesti. Le problematiche segnalate al Codacons già dal mese di giugno, per culminare con i rientri di agosto, sono legate sia ai viaggi organizzati da tour operator che a voli scelti in autonomia per raggiungere da soli le mete individuate per la villeggiatura. “Il primo disagio che si incontra al momento della partenza – spiega D`Andrea – è quello che interessa l`orario di volo. Un esempio vale per tutti. Un volo che doveva partire in una mattinata di sabato è decollato, invece, domenica sera, con arrivo a destinazione alle prime ore di lunedì. La meta in questo caso era Ibiza. Una sessantina i viaggiatori rimasti vittime del clamoroso ritardo. Si tratta di turisti provenienti da tutte le province della region che adesso stiamo seguendo per ottenere un risarcimento“.I disservizi spesse volte sono collegati a problemi tecnici, cancellazioni di voli, tabelloni che avvisano del posticipo del volo solo nel momento in cui l`aereo doveva decollare rispettando l`orario. “In alcune situazioni si registra la mancata corrispondenza tra quanto viene prospettato e quello che poi effettivamente si trova. È il caso dei villaggi turistici: le località, presentate come siti a cinque stelle, a volte si rivelano spazi assimilabili a ostelli per la gioventù, dove non viene garantito il cambio della biancheria. In località come Egitto e altri Paesi africani ci si imbatte in insetti e scarafaggi che occupano le stanze da letto, con tutto il disgusto che comporta e la sensazione di poca igiene. A Zanzibar ci è stata segnalata la presenza di ratti che correvano in sala da pranzo“. Spesso a deludere è anche la spiaggia, che non risponde alle caratteristiche descritte dai tour operator. La bellezza tanto osannata delle sabbie cristalline è ben lontana dalle immagini visionate sul catalogo. “Resta il problema ormai annoso della perdita dei bagagli ma anche, a volte, della difficoltà nel rientrare in patria“. È successo a una coppia friulana che aveva scelto l`Egitto per le sue vacanze e la cui partenza per l`Italia ha subito un ritardo di addirittura due giorni: un`attesa snervante, sballottati da un posto di fortuna all`altro, in interminabili ore passate nelle hall degli alberghi, senza mangiare e con l`ansia di non sapere cosa stesse succedendo. Vacanze, insomma, da dimenticare. Che, per assurdo, fanno venir voglia di tornare alle proprie occupazioni lavorative e domestiche, forse noiose e ripetitive, ma percepite come più sicure e confortevoli.

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