Ennesima vittoria del Codacons su un tour operator per conto di cittadini insoddisfatti del viaggio effettuato l’estate scorsa.
La vicenda ha dell’assurdo: lo scorso agosto due cittadini residenti a Roma, acquistano presso un’agenzia di viaggi della capitale un pacchetto vacanza (volo più soggiorno in hotel all inclusive) per Monastir (Tunisia), per godersi qualche giorno di relax durante le ferie estive.
La partenza non comporta alcun problema, il volo è puntuale e l’arrivo a destinazione privo di disagi. Atterrati a Monastir, città presso la quale volevano trascorrere le vacanze, scoprono con loro grande sorpresa che ad attenderli vi erano due pullman e alcune persone incaricate di informarli che il soggiorno a Monastir era stato sostituito con un soggiorno ad Hammamet (altra città tunisina). Sorte comune ad un’altra sessantina di turisti, anch’essi atterrati a Monastir e dirottati ad Hammamet.
Alle proteste dei due viaggiatori esterrefatti per il cambio improvviso di meta, gli incaricati dell’assistenza in loco e dell’accompagnamento informavano che la variazione era dovuta a problemi igienici che avevano reso impraticabile l’hotel di Monastir presso il quale i turisti avrebbero dovuto alloggiare. Non solo. Durante il trasferimento i viaggiatori più accaniti nel protestare sono stati minacciati dagli ?assistenti? di essere abbandonati in mezzo al deserto!
In buona sostanza i due turisti hanno acquistato una vacanza in una località tunisina, e si sono ritrovati a dover villeggiare in una località diversa da quella prescelta, distante ben 1 ora e mezza di pullman. Rientrati a Roma i due cittadini si sono rivolti al Codacons, attraverso il quale hanno intentato causa di risarcimento dinanzi al Giudice di Pace.
?Il cambio unilaterale e insindacabile della destinazione di un viaggio dopo la partenza, e quindi non concordato con il consumatore-turista, può rappresentare un significativo inadempimento contrattuale ? afferma il legale Codacons che ha seguito la causa, Avv. Cristina Adducci ? La destinazione di un viaggio, infatti, individua lo specifico interesse del turista per la località prescelta prima della partenza, con motivazioni che variano caso per caso ma che meritano di essere rispettate. A nulla vale la rilevanza economica dei servizi sostitutivi successivamente offerti e goduti dai viaggiatori, se il tour operator non dimostra di aver posto in essere tutte le possibili soluzioni per consentire la prosecuzione del viaggio prescelto dai consumatori?.
Chiamato a rispondere dinanzi al Giudice di Pace, il tour operator in questione ha deciso di risolvere la controversia in via stragiudiziale e ha risarcito i due malcapitati turisti con un pacchetto vacanza gratuito (volo + soggiorno) di 8 giorni/7 notti a Sharm El Sheikh in Egitto, in regime all inclusive, presso la struttura alberghiera più prestigiosa della città.
A tutela dei diritti dei viaggiatori l’associazione ha pubblicato sulla propria web television un utilissimo video nel quale l’avv. Cristina Adducci, esperta Codacons di viaggi, illustra come difendersi dalle vacanze-truffa e come far valere i propri diritti contro agenzie di viaggi e tour operator. Il filmato con la guida pratica illustrata dal legale Codacons è scaricabile dal sito www.codacons.tv