FORTE. “Gaia ha rispettato per ora la diffida inviatale dal Codacons a giugno 2008, evitando di staccare le utenze di chi aveva autoridotto la propria bolletta dell`acqua, ma ora sarebbe auspicabile trovare un accordo per lo storno di tutte le voci non dovute dalle fatture inviate in passato agli utenti“. L`intervento è di Bruno Barbieri, vicepresidente nazionale del Codacons. “Non si tratta di perdonare alcuno e dargli al possibilità di pagare in ritardo ciò che non ha pagato sino ad oggi, ma di definire quale siano le effettive voci che Gaia spa ha inserito nelle fatture e quelle che, invece, devono essere stornate. Invitiamo pertanto gli utenti a pagare soltanto il dovuto e di indicare nel versamento di pagamento le voci contestate. Gaia sa perfettamente che qualsiasi azione forzata di recupero somme, o interruzione di pubblico servizio (erogazione acqua), a fronte del non pagamento di somme indebitamente fatturate, determinerebbe immediatamente l`attivazione dell`azione giudiziaria da parte del Codacons. Ad oggi azioni forzose di recupero da parte di Gaia spa non dovrebbero essere state attivate, se non episodicamente, visto che non sono arrivate al Codacons segnalazioni massive in tal senso. Sarebbe, invece, auspicabile in questa fase dare luogo ad un incontro tra Codacons e Gaia“.