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VITTORIO EMANUELE: IL CSM PUNISCA IN MODO ESEMPLARE CHI DIFFONDE INTERCETTAZIONI INUTILI










Il Csm punisca severamente chi autorizza e diffonde intercettazioni inutili. Questa la richiesta avanzata oggi dal Codacons e dall`Associazione utenti della giustizia dopo la pubblicazione di nuove intercettazioni relative a Vittorio Emanuele di Savoia.

Senza entrare nel merito dello scandalo che ha coinvolto il principe, vicenda di competenza della magistratura – affermano le due associazioni – è ora di mettere un freno alla diffusione selvaggia di intercettazioni che appaiono del tutto inutili e ingiustificate.
Nello specifico, se Vittorio Emanuele ha gabbato a suo tempo i giudici francesi, questo vuol dire che egli ha esercitato bene il suo diritto etico e giuridico di difendersi, e che probabilmente quei giudici che hanno sbagliato erano o incapaci, o corrotti.

Inoltre – proseguono Codacons e Associazione utenti della giustizia – Vittorio Emanuele, nella privacy della sua cella, può denigrare anche i giudici che lo hanno arrestato, poichè ciò rientra nel suo sacrosanto diritto di critica. I giudici insultati – concludono le due associazioni – avrebbero dovuto astenersi dal decidere sulla richiesta di revoca del divieto di espatrio, proprio in quanto parti offese rispetto alle ingurie di Vittorio Emanuele.

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