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“Vogliamo prezzi bloccati”: firme contro il caro-vita

 
Sciopero della pagnotta come forma simbolica di protesta contro il carovita. Per tre ore ieri mattina Adiconsum, Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori e Lega consumatori hanno istituito un presidio in piazza della Frutta per la giornata nazionale di lotta dei consumatori contro il continuo aumento dei prezzi. Banchetti che sono stati presi d’assalto dai cittadini, come dimostrano i 250 chilogrammi di farina distribuiti gratuitamente – incluse ricette per fare pane e dolci in casa, e il vademecum «Pochi soldi e troppi aumenti, come risparmiare» – in poco più di un’ora e le oltre 500 firme raccolte per la petizione attiva lungo tutta la Penisola e finalizzata a ottenere un incontro con la Presidenza del Consiglio. «Abbiamo appena comprato due pagnotte di pane comune da sette etti ciascuna pagandole 7,40 euro – esordisce Roberto Nardo, presidente di Adiconsum Padova – È inammissibile. La pagnotta è tra gli alimenti principali degli italiani ed è uno tra i più colpiti dagli aumenti di prezzo che sono frutto della speculazione all’interno della filiera. Da gennaio il costo del grano è diminuito del 30 percento, e ciononostante prezzi di pane e pasta sono in continuo aumento».
La lotta delle associazioni non si ferma al pane. «Questa non è una manifestazione contro il sistema distributivo e i commercianti – prosegue Nardo – ma punta a sensibilizzare le forze politiche locali e nazionali perchè si facciano carico del problema e individuino un meccanismo che consenta di tenere fermi i prezzi dei prodotti di prima necessità come ortofrutta, pasta, riso, conserve, olio almeno fino a giugno 2009». Nella petizione si chiede un incontro con il Presidente del Consiglio per discutere proposte su tariffe, scuola, generi alimentari e ortofrutta (definizione con gli operatori di panieri regionali o provinciali a prezzi calmierati, o ripristino di prezzi amministrati per alimenti base; sgravi Iva o altri incentivi su alimenti sfusi come vino, latte, detersivo; finanziamenti per realizzare punti vendita diretti dal produttore al consumatore), carburanti (rispetto dell’impegno del Governo per una riduzione delle accise; uguali periodi temporali di calcolo per aumenti e riduzioni del costo dei carburanti), fisco. «Sono necessari interventi – afferma Mara Bedin, Federconsumatori Padova – anche su stipendi e pensioni che hanno perso potere d’acquisto a causa dell’inflazione al 4 per cento, mentre l’adeguamento programmato dal governo per stipendi e pensioni è dell’1,7 per cento». «Chiediamo – aggiunge Roberto Nardo – che il Presidente del Consiglio si sieda a un tavolo con le associazioni dei consumatori per trovare meccanismi virtuosi finalizzati al blocco dei prezzi e alla loro progressiva diminuzione. A Padova, intanto, è stata accolta all’unanimità nel consiglio della Camera di commercio una mia istanza per approvare un paniere con una trentina di prodotti alimentari e per la casa a prezzo bloccato fino al 31 marzo. Entro la prossima settimana saranno fissati paniere e prezzi. L’adesione, oltre alle categorie economiche, verrà richiesta a ogni singolo punto vendita perchè venga creato un angolo dedicato a prodotti con prezzi bloccati e identificabili dal logo della Camera di commercio».
 

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