COSSATO Si profila una proroga per la fase sperimentale che ha introdotto la sosta minima di 15 minuti a 20 centesimi. Il comune e la Bi-park si troveranno nei prossimi giorni, per pianificare i nuovi provvedimenti sulle zone blu. La tariffa da un quarto d’ora ha avuto successo, ma ora bisogna trovare un equilibrio di bilancio. «L’utilizzo dei parcheggi a pagamento deve essere incentivato – spiega il sindaco Bianchetto -: l’introduzione della tariffa minima di 20 centesimi è stato un segnale di attenzione in tal senso, che ha a recepito le richieste avanzate dalla popolazione e dai commercianti. Il periodo di prova è scaduto il 31 dicembre: la giunta ha scelto di prorogare il termine a fine gennaio, per non incorrere in un vuoto normativo». Il 2009 sarà un anno importante, con moltissime scadenze riguardanti proprio la gestione delle aree blu. La recente sentenza del Tar, che ha respinto il ricorso del Codacons, da un lato rafforza la linea sposata dal comune e dalla Bi-park e dall’altro fa crescere le aspettative sulle future scelte di gestione dei parcheggi a pagamento. Un tema molto caldo, specie con la campagna elettorale alle porte. Il successore di Bianchetto, nel 2009, dovrà inoltre adeguare il tariffario, portando la sosta oraria da 80 centesimi ad un 1 euro, come previsto dagli accordi. Le parti dovranno verificare la sostenibilità del piano trentennale di ammortamento per la copertura dei costi del parcheggio sotterraneo di piazza Tempia. I conti saranno in linea? O bisognerà creare altre zone blu? Cossato sin dall’inizio, a differenza di Biella, ha mal digerito l’imposizione dei parcometri. Il piano di ammortamento finanziario delle spese di Bi-Park non è stato in linea con le previsioni, il numero di stalli è stato aumentato progressivamente accrescendo il malcontento degli automobilisti. Da tutto ciò è scaturita una dura lotta politica: la minoranza in questi ultimi anni non ha mai perso un’occasione per accusare la giunta Bianchetto di essere succube ed ostaggio della Bi-Park. I cossatesi hanno cercato scappatoie di tutti i generi: per un certo periodo si è assistito al ricorso alla sosta selvaggia. Ogni pertugio, strada o piazzola è stato trasformato in parcheggio improvvisati. Una tendenza prontamente fermata da Bianchetto con la rigida applicazione della cartellonistica verticale, precedentemente assente. Sempre nel 2009 il comune ed il gestore delle aree a pagamento dovranno cercare soluzioni in grado di potenziare l’utilizzo del parking sotterraneo. «Attualmente siamo ad un terzo del potenziale – conclude il sindaco -: abbiamo cercato di attuare politiche tariffarie accattivanti, ma non è bastato. Purtroppo la struttura presenta un handicap, ha una sola uscita (su via Trento), che disincentiva molti automobilisti ad usufruire del silos». Una considerazione che deve far riflettere è però d’obbligo. A Cossato il feeling con le zone blu non è mai scoppiato per un semplice motivo: i parcheggi ci sono, e sono in abbondanza. Nel capoluogo laniero, trovare uno stallo libero soprattutto nelle vicinanze del centro nell’arco della mattinata è un’impresa, anche per chi non disdegna di fare due passi. A Cossato questo problema non esiste.